Il cammino per Santigo di Compostela è uno dei più antichi e sacri pellegrinaggi della cristianità. Di questo cammino si serve il 69enne Bunuel per imbastire una lezione di ribellione a tutte le regole, sia quelle cinematografiche che quelle religiose. Il suo de-costruire lavora sia dall’interno, nella dinamica narrativa, che dall’esterno, attaccando e capovolgendo i dogmi del cristianesimo. Il film, di per se, è inenarrabile, cioè rifiuta qualsiasi tentativo di sottomettersi ad una trama. L’unica, labile, è il cammino dei due protagonisti, i quali spesso, scompaiono dal racconto che prende altre e impreviste strade. Ma a qualche cosa, seppur evanescente ci si deve aggrappare. Ecco che il loro peregrinare verso Santiago diviene il pretesto per effettuare una cinica, acuta, raffinata e divertente carrellata sulla storia, i dogmi, le eresie e i personaggi della Chiesa. Il film è una successione ininterrotta di occhiolini alla cultura cristiana e ai suoi credo, una narrazione volutamente ...