Franco e Ciccio in una rivisitazione per metà de " La grande fuga" e per metà di "Indovina chi viene a cena?". I due compagni passano per una serie di peripezie che li porta alla prigionia in un campo di lavoro tedesco perchè scambiati per due marines. poi ad una fuga vertiginosa e fortunosa, ancora in una serata di gala nazista dove il loro compagno di fuga (un uomo di colore) impersona completamente fasciato nientemeno che il generale Von Krantz, infine i due trovano la pace in un idilliaco maniero bavarese in una vita semplice e sana. Ma il germe della guerra ha contagiato Franco che irreggimenta un gregge di pecore con furia guerrafondaia.
Come al solito la trama del film non è altro che un pretesto per mettere il duo in situazioni adatte a far esplodere la loro comicità pirotecnica e naturale. Una serie di snodi narrativi deboli che però vengono presto dimenticati dallo spettatore impegnato a godersi le evoluzioni di Franco e la magnifica compostezza idiota di Ciccio che fa da spalla straordinariamente efficace e contrapposta. I pregi della coppia sono stati analizzati ed evidenziati meglio e più approfonditamente da altri. Quello che voglio sottolineare è che, soprattutto oggi rivedendo i loro film, ci si rende conto del loro incalcolabile apporto alla comicità del cinema italiano e no solo. Il film di per se è tecnicamente valido e mostra una regia essenziale ma composta. Quelle che rimangono impresse sono una serie di momenti comici passati alla storia della comicità. Tanto per ricordarne qualcuna: la scena della cena in cui Franco chiede cibo a un cameriere tedesco, quella in cui cuochi siciliani insultano Ciccio credendolo un tenente delle SS, quella dove i due vanno a cercare un trattore e tornano con un caro armato. La cosa che mi fa amare in modo irrazionale questa coppia è il fatto che non ci sono vie di mezzo. O li si ama in tutto e per tutto, anche quando appaiono troppo demenziali, oppure li si sopporta a stento e non c’è verso di mutare opinione. Inoltre la loro comicità è di una bellezza così naturale e immediata che rasenta la fiaba. Ecco perchè se si pensa a delle loro scene difficilmente si ride mentre se le si "guarda" difficilmente si rimane impassibili. Questa loro vita, questo loro esserci nell’atto comico è geniale.
A prova di questo faccio subito un esempio. Cosa c’è da ridere sul fatto che un bianco sia così demente da credere che tutti gli uomini neri sono dei cannibali? Basti guardare il video qui sotto dove Franco si prodiga in virtuosismi cinesici incredibili e Ciccio gli fa da spalla in maniera esemplare, mantenendo attiva la parte razionale e normale del duo ma in fondo rivelandosi come la parte indispensabile per la follia demente del compagno. Impagabile.
Salvatore Floris
Ora parte ufficialmente la rivalutazione della coppia. Mi tocca registrarne qualcosa.
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