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Un condannato a morte è fuggito


Un film di una precisione e secchezza bellissime. A metà strada fra il Neorealismo italiano e tratti preponderanti del cinema francese del dopoguerra. Bresson si limita a narrare i fatti, senza intervenire nella vicenda dei personaggi e affidandosi ad una storia vera. Le scene più spettacolari tipiche delle pellicole che trattano un’ evasione sono ridotte all’osso e suggerite più che mostrate.

Protagonisti divengono i volti, le espressioni, le parti del corpo e gli oggetti che i personaggi utilizzano. La voce narrante è quella del protagonista che analizza la sua situazione nei minimi dettagli.
Il tempo è scandito meccanicamente e sempre uguale a se stesso. Eppure proprio questa ripetitività da al protagonista la possibilità di fuggire osservando cose che altrimenti verrebbero cancellate dalla distrazione.

Bresson utilizza la storia anche per riflettere su temi importanti e profondi come la religione, il senso di pietà e la necessità della violenza in un mondo diventato una giungla e dove sembra prevalere la ragione del più forte. Un segno della divinità è sicuramente l’ arrivo del giovane soldato che inizialmente sembra mandare in fumo mesi d minuziosa preparazione della fuga. In realtà si tratta di un colpo di fortuna che permetterà al protagonista di portare a termine i suoi piani.
La fuga già ma dove? Il film si conclude con una certa speranza, ma il fumo che riempie l’ inquadratura suggerisce che in realtà fuori a parte la libertà del corpo le cose rimangono difficili, incerte e tremende. Appare una certa riflessione della vita e della morte quasi metafisica sulla condizione dell’ Uomo oltre che sulla condizione strettamente storica della vicenda.

Comunque una lezione i estetica e narrativa del cinema che ha influenzato gran parte della storia del cinema francese e non solo.

Salvatore Floris

SCHEDA:
Durata 95
Origine FRANCIA
Colore B/N
Genere AVVENTURA, DRAMMATICO
Specifiche tecniche 35 MM
Tratto da Dal racconto di André Devigny
Musiche da MESSA IN DO MINORE DI MOZART
Regia
Robert Bresson
Attori
François Leterrier Fontaine
Charles Le Clainche Jost
Maurice Beerblock M. Blanchet
Roland Monod Pastore
Jacques Ertaud Orsini
Jean Paul Delhumeau Hebrard
Jean Philippe Delamarre Prigioniero n. 110
Klaus Detlef Grevenhorst Ufficiale tedesco
Cesar Gattegno Prigioniero X

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